Nei precedenti articoli abbiamo approfondito i benefici dei prodotti integrali e i pericoli dei cibi integrali. In questo articolo ci soffermeremo, invece, sui trucchetti per poter consumare i prodotti integrali traendone il massimo vantaggio e limitandone i danni.

Vi parlerò via via dei vari prodotti e come sceglierli al meglio, ma prima mi piacerebbe soffermarmi su degli aspetti che sono comuni a tutti i prodotti integrali.
I prodotti integrali andrebbero scelti di origine biologica e di provenienza italiana, si sa molto bene che il made in Italy ci assicura una maggiore qualità e tracciabilità dei prodotti. Inoltre, i prodotti integrali, come pane e pasta, non andrebbero consumati tutti i giorni ma solo poche volte a settimana. Via libera invece ai legumi secchi o surgelati.

I legumi, seppur presentando i fitati, possono essere consumati senza problemi di malassorbimento grazie a una semplice procedura: basterà i mettere i legumi in ammollo per 8-10 ore e cambiare almeno un paio di volte l’acqua di ammollo. Questa tecnica viene usata da tantissimo tempo dai nostri avi per facilitare la cottura ma è ancora più utile per ridurre le quantità dei composti antinutrizionali.

Per quanto riguarda il pane integrale, è bene preferire il pane lievitato con lievito o pasta madre, questa tecnica permette una lievitazione molto lenta che porta a una diminuzione del contenuto di fitati. Il pane avrà anche un sapore migliore e potrà essere consumato da chi ha dei problemi con il lievito industriale. Inoltre, è preferibile acquistare il pane integrale dai piccoli produttori che curano molto l’aspetto della qualità e della provenienza delle farine integrali.

La pasta integrale deve essere preparata con farine biologiche a partire dal chicco intero e non dalla miscela di farine con crusca. E’ bene assumerla, ma non giornalmente.