da lanutrizionistasportiva.it | Dic 10, 2020 | Generale
31 dicembre
ore 23:08
Sto festeggiando a casa di amici la fine dell’anno appena trascorso e penso, come di consueto, ai buoni propositi ed obbiettivi per l’anno successivo.
Sento la suoneria dei messaggi.
“Sarà uno dei mille messaggi di auguri”, penso tra me e me.
Invece no.
Era un messaggio che avrebbe cambiato la mia vita personale e professionale, ma io ancora non lo immaginavo.
“Ti scrivo perché ho bisogno del tuo aiuto!!
Sono alta 167 cm e peso 35 chili.
Devo prendere peso ma non voglio ingrassare”
Nella stessa città, qualcun’altra pensava ai propri obiettivi, proprio come me.
Ti sei mai trovato a dover scegliere tra i tuoi ideali e la vita o la morte di una persona?
A me è capitato e il tutto è iniziato proprio da questo messaggio.
Ma di questo ne parlerò più tardi.
È gennaio.
Davanti a me Francesca, una donna pelle ed ossa. Con lei anche la mamma e la sorella.
Mi ascoltavano tutte e tre in rigoroso silenzio ma ricordo in modo vivido i loro occhi, soprattutto gli occhi espressivi della mamma, triste e preoccupata per la salute della figlia. Quelle tre persone davanti a me, si aspettavano che potessi aiutarle, si aspettavano che con la mia dieta tutto sarebbe cambiato, dentro e fuori. Loro non cercavano un piano alimentare ma la speranza che Francesca potesse, a breve, essere sana e salva.
“Francesca, dai spogliati così prendiamo le misure”
Francesca così inizia a togliere strati su strati di vestiti.
Si proteggeva dal freddo e dagli sguardi di chi ti giudica per strada senza conoscerti, osservandoti dall’alto della loro poca sensibilità.
Dopo tanti strati e diversi minuti ecco Francesca.
Io volevo essere professionale e distaccata, non volevo si sentisse giudicata da un mio sguardo, non volevo che la mia espressione del viso lasciasse trasparire qualcosa, non volevo che si sentisse a disagio.
Ma..
Credo di non aver mai visto dal vivo una ragazza così magra, riuscivo a percepire tutto il suo scheletro e la sua fragilità, dentro e fuori. Era alta ma quasi trasparente, avevo paura nel farle male prendendole le misure. La situazione era molto grave, la magrezza era eccessiva oltre ogni limite. Non è stato per nulla facile essere fredda nei suoi confronti, i miei occhi erano lucidi, quella ragazza di fronte a me aveva bisogno di aiuto, e lo aveva chiesto a me, con fiducia. Avevo una grande responsabilità.
Francesca aveva esagerato nel suo percorso di dimagrimento
ma ora voleva lottare per correre ai ripari.
Francesca in fondo era una donna forte, perché voleva cambiare.
Francesca si allenava in palestra, nonostante il suo fisico molto fragile.
Gli istruttori della palestra avevano preso a cuore la sua storia e le stavano super vicino per controllare che non si facesse male, le avevano anche consigliato di rivolgersi a un biologo nutrizionista, in quelle condizioni di partenza e senza una alimentazione bilanciata, non avrebbe ottenuto i risultati sperati.
Francesca aveva paura di ingrassare ma sapeva che non poteva continuare a mangiare pochissimo.
Quello che non sapeva è che le avrei detto “lo zucchero e i biscotti li dobbiamo eliminare perché la dieta deve essere salutare e questi prodotti non lo sono, quindi mi spiace ma non li troverai nel tuo piano, il cioccolato ci sarà ma solo al 90%, non di meno, magari all’85% ma meno di così no”.
Francesca improvvisamente cambia il suo sguardo, mostra il tipico sguardo smarrito e arrabbiato di un bambino a cui dici che non può più giocare col suo gioco preferito. Francesca inizia a chiudersi in se stessa, arrabbiatissima della frase da me appena pronunciata.
Francesca non aveva grasso e non aveva nemmeno muscoli ma aveva una fissazione grande: lei voleva mangiare i biscotti e il caffè molto zuccherato due volte al giorno! Anche tre!
“Ma nemmeno una volta al giorno? E tre volte a settimana? E una volta a settimana?”
“No” rispondevo ferma e decisa.
Francesca mi saluta delusa e arrabbiata, sentivo che quel legame di fiducia tra noi si fosse già rotto.
“Io non posso mettere lo zucchero con i biscotti in una dieta! Due volte al giorno poi…”
questo pensiero una volta arrivata a casa mi tormentava!
Preparo così la dieta, senza biscotti e senza zucchero e con il cioccolato super fondente.
La stampo.
Mi guardo allo specchio soddisfatta.
“Questa è la dieta giusta per Francesca! Solo così potrà stare meglio”
Dopo poco cado in tantissimi “se”
“E se Francesca questa dieta non la seguisse perché mancano lo zucchero e i biscotti?
E se continuasse a mangiare al suo solito dimagrendo ancora di più?
E se per questo motivo avesse gravi problemi di salute? E se si facesse male in palestra?
E se la famiglia, che mi stava riponendo la sua fiducia, la perdesse?
E se non ci volesse più riprovare nemmeno con altri colleghi?”
I sensi di colpa mi stavano ossessionando.
Se avessi seguito la mia etica e filosofia alimentare Francesca non avrebbe iniziato il piano, avrebbe perso totalmente la fiducia in me, non ci saremmo più viste e molto probabilmente non si sarebbe fatta seguire nemmeno da altri colleghi.
Cosa sarebbe successo a Francesca? Sarebbe rimasta in vita?
La vita o la morte di questa ragazza era nelle mie mani, non potevo assolutamente mettere al primo posto gli ideali dietetici, il mio stile alimentare, la mia filosofia rispetto la vita di una persona. Francesca avrebbe potuto rischiare la morte solo perché io non volevo concederle dello stupido zucchero!
Dalla mia scelta, la mia piccola scelta, avrei cambiato la storia di Francesca.
Lei si fidava di me, voleva cambiare ma con il mio aiuto, il mio e quello di nessun altro.
Mi si stringeva il cuore a ricordarla così magra, sentivo il peso della sua vita sulle spalle.
Francesca aveva teso il suo braccio per chiedere aiuto e lo aveva fatto con me. La soluzione al suo problema non era solo ciò che ci sarebbe stato scritto su quel piano alimentare: lei non si era rivolta solo alla nutrizionista, lei si era rivolta a Gabriella, ed io… dovevo aiutarla, dovevo salvarla, era mio dovere!
Decido così di stravolgere la dieta, la modifico: due volte al giorno zucchero e biscotti, cioccolato al 70%.
La stampo e la invio.
“Ciao Francesca, ho deciso alla fine di inserirti qualcosa che ti piace ma sappi che a poco a poco questi alimenti dovranno diminuire, cambiare, sparire”.
Francesca rimane stupita e meravigliata dalla presenza dei suoi alimenti preferiti nel piano.
Sa bene che quelle concessioni non sono altro che uno stimolo per iniziare un proficuo percorso insieme.
Aveva capito che avevo creato un progetto solo per lei, un percorso da fare insieme, mano nella mano, un percorso professionale fatto di piani alimentari ma non solo, un progetto ricco di sostegno, di parole di conforto e di sorrisi.
Stavo riconquistando la sua fiducia.
Era felice, avrebbe iniziato subito.
“Hai fatto la scelta giusta, abbi fiducia in lei” mi ripetevo, “la sua vita è più importante”.
Francesca, grazie a quelle concessioni inizia la dieta, la segue alla precisione, sa che si tratta di un percorso, che la guiderò passo dopo passo e che per qualsiasi problema io sarò al suo fianco, non mi vede come un fornitore di diete ma come chi l’aiuterà a capire cosa e quanto mangiare. Sa che non inserirò nei suoi piani quel che è giusto senza guardare oltre, sa che tutto sarà creato e gestito con i suoi tempi e con tanta empatia.
I risultati, giorno dopo giorno si vedono: li vede lei, la sua famiglia, le persone che la conoscono e le persone che frequentano la sua stessa palestra. A poco a poco aumentiamo le calorie e lei mangia sempre di più, senza avere dubbi, senza avere timori, fidandosi finalmente di me, senza paura!
Un giorno, dopo aver preso le misure le dico “adesso sei normopeso, siamo salve!” Sì, perché il percorso lo abbiamo fatto insieme, sperando insieme, lottando insieme… vincendo insieme!
Un bellissimo traguardo raggiunto con grande dedizione, ma non finisce qui, Francesca continua a mangiare e ad allenarsi, adesso mangia circa 2500/2700 kcal per mantenere il peso, mentre a 2300 kcal già dimagrisce! Abbiamo costruito una fornace, un corpo energico, tonico, bello, muscoloso che può permettersi di mangiare anche male ogni tanto ma senza ingrassare! Un fisico da mostrare, senza timore.
Ah si quasi dimenticavo: Francesca adesso adora il cioccolato super extra fondente, lo zucchero e i biscotti non li mangia più, perché non la soddisfano, non le piacciono più! Pesa circa 60 chili e non si preoccupa di quel numero sulla bilancia!
Ora tocca a me.
Devo ringraziare Francesca.
Da questa storia ho imparato che il nutrizionista non fornisce una dieta per come è giusto farla, senza stare ad ascoltare la persona che ha davanti, senza incontrare i suoi gusti e le sue necessità, le sue esigenze, senza capirla nel profondo, senza ascoltarla..
Io non voglio essere il tipo di professionista che ti dà la dieta già prestampata, uguale a tutte le altre! Io sono qui per dirti come è giusto mangiare in base alle tue necessità e preferenze, sono qui per ascoltarti e per creare un percorso insieme, io ci sono, io non ti lascio solo a guardare quel pezzo di carta!
Io non sono qui per fornire diete, sono qui per fare un percorso di rinascita interiore insieme, per rendere il tuo corpo una fornace, per realizzare i tuoi sogni, modificare le cattive abitudini e a volte per “salvare la vita!”
Questa è la mia missione.
Ma c’è un “ma”.
Tutto questo funziona se..
Se ti fiderai di me e se ti impegnerai anche tu nel cambiare qualche abitudine, nel mettere in discussione le tue credenze e le tue idee, nel provare alimenti nuovi, nel creare nuovi orizzonti e nuovi obiettivi. Serve anche pazienza, tenacia e voglia di cambiare veramente!
Vuoi lasciare che la tua vita rimanga appesa a un’alimentazione molto ristretta per paura di ingrassare o vuoi fare il cambiamento coraggioso che ha fatto anche Francesca?
Anche tu mangi troppo poco?
Anche tu hai paura di ingrassare?
Questo percorso lo possiamo fare insieme, la mia guida ti porterà giorno dopo giorno a mangiare un pochino di più, ad abituare il tuo corpo a non ingrassare, a migliorare la tua composizione corporea, ad avere muscoli tonici, a indossare il tuo abbigliamento preferito, a uscire con le persone a te care senza sentirti a disagio, a stare bene con te stesso, ad essere felice!
Vuoi metterti in contatto con me?
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da lanutrizionistasportiva.it | Feb 28, 2018 | Generale, Salute, Sport
Avete già sentito parlare di BIA ma non sapete bene di cosa si tratti? Non conoscete quest’analisi strumentale? Questo è l’articolo che fa per voi!
Di cosa si tratta?
L’analisi bioimpedenziometrica è una tecnica strumentale che ci permette di individuare la composizione corporea. E’ possibile identificare quindi la massa magra, la massa grassa e l’acqua del nostro organismo.
Quanti tipi di bioimpedenza esistono?
Due: la bioimpedenza total body e la bioimpedenza segmentale. La prima valuta la composizione corporea dell’intero organismo, la seconda valuta la composizione corporea per i vari distretti corporei (braccio destro, gamba destra ecc…).
Quando è utile sottoporci a questo esame?
L’esame è molto utile se vogliamo tenere sotto controllo i cambiamenti della nostra composizione corporea in seguito a una alimentazione controllata, a un cambio di stile di vita, a una dieta con fini di dimagrimento o aumento del peso, a un regime alimentare per aumentare la massa muscolare, per aumentare le performance nel nostro sport.
La BIA è adatta a chi fa sport?
Certamente! Essa ci consente di conoscere meglio lo stato di idratazione, di massa muscolare e di massa grassa, tutti parametri che ci permettono di fare la differenza nel nostro sport preferito! Quando poi associamo un’alimentazione particolare al nostro sport, è possibile capire se l’alimentazione è adatta al nostro carico di lavoro.
La BIA è adatta in caso di infortunio?
Certo! L’analisi bioimpedenziometrica ci permette di evitare gli infortuni dovuti a una condizione corporea non ottimale, inoltre ci permette di monitorare l’eventuale infortunio e la terapia riabilitativa. In questo caso è bene sottoporsi a una Bia segmentale.
Quanto dura l’analisi?
L’esame è molto veloce, si effettua in pochi minuti.
Come si svolge l’esame?
L’esame è molto semplice: basta stendersi sul lettino e applicare due elettrodi sul piede destro (senza calza) e due elettrodi sulla mano destra. In pochi minuti si avrà il risultato.
Quale accortezze bisogna avere prima di sottoporsi all’esame?
Spesso si pensa che non si debba mangiare o bere nelle ore antecedenti all’esame, che prima dell’esame bisogni passare dal bagno ecc.. Si tratta solo di credenze! L’analisi non va a controllare la parte interna dei visceri, per cui è possibile mangiare e bere in tutta tranquillità. E’ consigliato fare l’esame almeno 2 ore dopo l’attività fisica.
Ogni quanto si deve fare questo esame?
I miei pazienti effettuano tale esame circa una volta al mese.
Ci sono delle controindicazioni?
Sì, tale esame non va fatto negli stati febbrili al di sopra dei 38°C e in portatori di impianti attivi di stimolazione cardiaca.
E’ un esame sicuro?
Certamente! Esiste una grande letteratura medica di ricerche effettuate con tale analisi su soggetti di tutte le età!
Vuoi sottoporti a questo esame? Sei uno sportivo palermitano o vuoi semplicemente conoscere la tua composizione corporea? Vuoi seguire un’alimentazione controllata in cui sia prevista questa analisi? Vuoi controllare la composizione corporea per il tuo sport? Se sei di Palermo e provincia non ti resta che contattarmi per prenotare un appuntamento al 3402718279.
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Stai facendo una dieta fai da te? E’ l’esame giusto per capire se stai perdendo grasso oppure acqua oppure muscoli. Per saperne di più sulla composizione corporea e sulla bilancia leggi questi due articoli:
Dimagrire o perdere peso? La bilancia!
Come usare la bilancia quando si è a dieta?