Lo sgarro settimanale (il pasto libero)

Lo sgarro settimanale (il pasto libero)

Stai seguendo un regime dimagrante o un regime salutare adatto al tuo sport? Nel weekend ti senti stanco di mangiare sempre in modo sano e bilanciato e ti lasci andare? Fai bene o male? Cosa dovresti mangiare nel tuo “sgarro settimanale”? Per saperne di più continua a leggere..

Spesso, dopo una settimana di lavoro, studio, impegni e dieta restrittiva (perché vuoi dimagrire o perché cerchi dei risultati nello sport) arriva il weekend durante il quale sei molto più rilassato, spesso esci a pranzo o cena fuori e hai voglia di lasciare alle spalle il regime della settimana appena trascorsa… Capita così di mangiare male per tutto il weekend, di esagerare con il cibo e a volte anche con l’alcol. Cosa succede? Che fare?

A seconda del regime dietetico seguito durante la settimana, un intero weekend libero può annullare tutti i risultati raggiunti nei precedenti giorni feriali e, in alcuni casi, il lunedì seguente avremo più chili del lunedì precedente! In questo modo non si annullano solo i progressi settimanali ma anche quelli delle settimane e mesi precedenti. Fare un intero weekend all’insegna del cibo e dell’alcol non è mai una buona idea!

Cosa fare, quindi?
Nei miei piani Alimentari c’è sempre un PASTO LIBERO SETTIMANALE e chi è mio paziente sa bene che non è proprio libero ma si devono seguire delle indicazioni da me suggerite. Le indicazioni non sono per tutti uguali ma dipendono dagli obiettivi.

In genere, il mio consiglio è quello di esagerare solo una volta a settimana, è bene quindi decidere in anticipo quale pasto vogliamo che sia libero. Se in settimana abbiamo un compleanno o un evento particolare, è bene scegliere di farlo coincidere con il nostro pasto libero in modo da non prendere un colpo quando saliremo sulla bilancia!

Altro consiglio importante è quello di scegliere un solo pasto, non un intero giorno. Seguire il nostro regime, per tutte le ore precedenti il pasto libero, ci eviterà di esagerare troppo con le calorie giornaliere.

Se non si vuole compromettere troppo il nostro stile di vita, è possibile mangiare bene, “da festa”, ma stando attenti alla qualità degli alimenti: evitare le bibite gassate, evitare le salse, le cotture troppo grasse, usare materie prime di ottima qualità, sostituire gli ingredienti dannosi con altri buoni, come alcolici concedersi solo un bel bicchiere di vino, per dolce si può preparare in casa una torta a partire da ingredienti di ottima qualità e genuini.

Mangiare di più in un pasto del fine settimana non compromette la dieta, anzi ci aiuta a “staccare la spina”! L’importante è sgarrare solo ed esclusivamente una volta a settimana, preferibilmente evitando le schifezze e avvicinandoci ai prodotti genuini.

Se vuoi essere seguito nel tuo percorso nutrizionale ai fini di un dimagrimento, aumento del peso, cambio di stile di vita o per avere risultati migliori nel tuo sport, prenota un appuntamento nel mio studio a Palermo contattandomi al 3402718279.

L’analisi della massa magra, massa grassa e dei liquidi. La Bioimpedenziometria (Bia)

L’analisi della massa magra, massa grassa e dei liquidi. La Bioimpedenziometria (Bia)

Avete già sentito parlare di BIA ma non sapete bene di cosa si tratti? Non conoscete quest’analisi strumentale? Questo è l’articolo che fa per voi!

Di cosa si tratta?
L’analisi bioimpedenziometrica è una tecnica strumentale che ci permette di individuare la composizione corporea. E’ possibile identificare quindi la massa magra, la massa grassa e l’acqua del nostro organismo.

Quanti tipi di bioimpedenza esistono?
Due: la bioimpedenza total body e la bioimpedenza segmentale. La prima valuta la composizione corporea dell’intero organismo, la seconda valuta la composizione corporea per i vari distretti corporei (braccio destro, gamba destra ecc…).

Quando è utile sottoporci a questo esame?
L’esame è molto utile se vogliamo tenere sotto controllo i cambiamenti della nostra composizione corporea in seguito a una alimentazione controllata, a un cambio di stile di vita, a una dieta con fini di dimagrimento o aumento del peso, a un regime alimentare per aumentare la massa muscolare, per aumentare le performance nel nostro sport.

La BIA è adatta a chi fa sport?
Certamente! Essa ci consente di conoscere meglio lo stato di idratazione, di massa muscolare e di massa grassa, tutti parametri che ci permettono di fare la differenza nel nostro sport preferito! Quando poi associamo un’alimentazione particolare al nostro sport, è possibile capire se l’alimentazione è adatta al nostro carico di lavoro.

La BIA è adatta in caso di infortunio?
Certo! L’analisi bioimpedenziometrica ci permette di evitare gli infortuni dovuti a una condizione corporea non ottimale, inoltre ci permette di monitorare l’eventuale infortunio e la terapia riabilitativa. In questo caso è bene sottoporsi a una Bia segmentale.

Quanto dura l’analisi?
L’esame è molto veloce, si effettua in pochi minuti.

Come si svolge l’esame?
L’esame è molto semplice: basta stendersi sul lettino e applicare due elettrodi sul piede destro (senza calza) e due elettrodi sulla mano destra. In pochi minuti si avrà il risultato.

Quale accortezze bisogna avere prima di sottoporsi all’esame?
Spesso si pensa che non si debba mangiare o bere nelle ore antecedenti all’esame, che prima dell’esame bisogni passare dal bagno ecc.. Si tratta solo di credenze! L’analisi non va a controllare la parte interna dei visceri, per cui è possibile mangiare e bere in tutta tranquillità. E’ consigliato fare l’esame almeno 2 ore dopo l’attività fisica.

Ogni quanto si deve fare questo esame?
I miei pazienti effettuano tale esame circa una volta al mese.

Ci sono delle controindicazioni?
Sì, tale esame non va fatto negli stati febbrili al di sopra dei 38°C e in portatori di impianti attivi di stimolazione cardiaca.

E’ un esame sicuro?
Certamente! Esiste una grande letteratura medica di ricerche effettuate con tale analisi su soggetti di tutte le età!

Vuoi sottoporti a questo esame? Sei uno sportivo palermitano o vuoi semplicemente conoscere la tua composizione corporea? Vuoi seguire un’alimentazione controllata in cui sia prevista questa analisi? Vuoi controllare la composizione corporea per il tuo sport? Se sei di Palermo e provincia non ti resta che contattarmi per prenotare un appuntamento al 3402718279.

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Stai facendo una dieta fai da te? E’ l’esame giusto per capire se stai perdendo grasso oppure acqua oppure muscoli. Per saperne di più sulla composizione corporea e sulla bilancia leggi questi due articoli:
Dimagrire o perdere peso? La bilancia!
Come usare la bilancia quando si è a dieta?

Come usare la bilancia quando si è a dieta?

Come usare la bilancia quando si è a dieta?

Sei a dieta e vuoi capire come sta andando il dimagrimento ma la bilancia ti confonde? Ecco come usarla!

La bilancia è un innocuo strumento di tortura psicologica! Essa ci aspetta lì, in bagno, e ogni qual volta che le passiamo davanti ci tenta.. Iniziamo così a farci tanti ragionamenti del tipo “chissà se sarò dimagrita in queste due ore, mi sono mossa tanto”, “chissà se la pizza di ieri sera mi ha fatto ingrassare” fino a quando non riusciamo più a resistere e ci pesiamo, spesso ritrovandoci davanti un risultato inaspettato che spesso ci rattrista!

Innanzitutto vi rimando all’articolo precedente (clicca qui) in cui vi spiego meglio cosa pesiamo in realtà con la bilancia, il nostro caro strumento di tortura.

Una volta letto per bene l’articolo precedente iniziamo ad elencare le regole per un corretto utilizzo della bilancia pesapersone.
1) Ci si pesa sempre alla stessa ora.
2) Ci si pesa con lo stesso abbigliamento (pesarsi in intimo e in un’altra occasione con gli stivali e il cappotto non ci farà ben capire cosa sia successo al nostro peso).
3) Ci si pesa preferibilmente al mattino. Il nostro peso cambia spesso durante il giorno in base a quello che beviamo, a quello che mangiamo, all’attività fisica che facciamo. Il peso più vicino al nostro è quello del mattino.
4) E’ bene pesarsi dopo essere andati in bagno.
5) Non è corretto pesarsi più volte al giorno o tutti i giorni. Questo comportamento è pericoloso in quanto un improvviso aumento di peso dovuto a un’alimentazione ricca di alimenti lievitati (ad esempio la pizza del sabato sera) può farci accumulare più liquidi e farci preoccupare tentando così di mangiare meno, andando infine ad alterare il nostro piano alimentare.
6) E’ giusto pesarsi una volta ogni 15 giorni o una volta al mese, in caso di piano alimentare controllato e rivolto al dimagrimento.
7) Quando non si vuole dimagrire, ci si può pesare una volta ogni 30/60 giorni per poter mantenere il nostro peso.
8) E’ bene non spostare troppo le bilance digitali in quanto è più facile che perdano la taratura.
9) Le bilance analogiche vanno poggiate su pavimenti perfettamente piani.
10) Quando ci si pesa in farmacia: ricordarsi di indossare le stesse scarpe e lo stesso abbigliamento, togliere eventuali borse/zaini e giacche/felpe/cappotti.
11) Consiglio per le donne: non pesatevi nei giorni attorno al vostro ciclo mestruale, a volte si pesa fino a 2 chili in più.
12) Non torturatevi coi pensieri negativi se il peso che vedete non è quello che vi aspettavate, provate a tenere considerazione delle vostre circonferenze, piuttosto che del vostro peso, la misura sarà più accurata.
13) Infine, ma non per importanza.. Quel numero sulla bilancia non ci rappresenta, non siamo noi! Siamo tutto ciò che abbiamo dentro, siamo la nostra forza, il nostro carattere!

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Gli integratori fanno male?

Gli integratori fanno male?

Hai sentito parlare di integratori ma non sai se sia corretto assumerli? In questo articolo parlerò di cosa sono gli integratori, della mia opinione personale, di quanto facciano male, di come sceglierli, se compatibili alle nostre necessità, se compatibili/necessari per l’attività sportiva.

Cosa sono gli integratori?
Per rispondere a questa domanda vi cito il testo di riferimento in Italia: il decreto legislativo 21 maggio 2004, n. 169 che si rifà alla Direttiva Europea 2002/46/CE:

 “prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare, ma non in via esclusiva, aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate“.

Gli integratori sono dei prodotti alimentari che vanno ad “integrare”, quindi ad “aggiungersi” ad una dieta variegata, in caso di aumentato fabbisogno di una determinata sostanza. Gli integratori non vanno mai intesi come sostituzione di una dieta varia e bilanciata, al primo posto è sempre importante una giusta, sana ed equilibrata alimentazione.

Sono d’accordo con la somministrazione di integratori?
Sì, sono d’accordo alla somministrazione ma solo se sono davvero necessari, se c’è un’effettiva carenza che non può essere controbilanciata con l’esclusiva alimentazione variegata e bilanciata, se c’è un aumentato fabbisogno, come primo approccio a varie patologie.

Gli integratori possono essere usati come sostituti dei farmaci?
Nì, dipende. L’integratore può aiutare a tenere sotto controllo determinate patologie e presenta pochi o nulli effetti collaterali. In questo caso mai fare di testa propria: è sempre bene confrontarsi con il proprio medico che valuterà caso per caso, se sia conveniente l’uso di un farmaco o di un integratore.

Gli integratori fanno male?
Nì, dipende. In genere gli integratori sono costituiti da sostanze naturali o di derivazione vegetale che presentano pochi o nulli effetti collaterali, spesso si tratta di sostanze valutate a lungo per cui è stata studiata la tossicità e i relativi effetti indesiderati. Non tutti gli integratori presenti in commercio sono però studiati a lungo, non tutti sono esenti da effetti collaterali: a volte si può essere allergici a qualche principio attivo (anche se vegetale), a volte si può essere allergici a qualche eccipiente, possono presentare degli allergeni (grano, latte, arachidi, uova ecc..), possono interferire con alcuni farmaci (inibendo o esasperando il principio attivo), possono non essere adatti ad alcune patologie, se assunti in quantità non adatte possono avere risvolti negativi.

Cosa fare per essere sicuri che il principio attivo e/o il prodotto siano adatti a chi ha allergie ed intolleranze?
Se si è allergici o intolleranti a qualcosa è sempre bene leggere attentamente le etichette: sono sempre riportati in grassetto (tra gli ingredienti) gli allergeni presenti nel prodotto e gli altri allergeni che, pur non essendo direttamente utilizzati nella produzione dell’integratore, potrebbero essere presenti in tracce perchè utilizzati nella stessa fabbrica in altre linee di produzione.

Cosa fare per sapere se il prodotto è adatto a noi?
Evitate il fai da te. Rivolgetevi sempre al vostro medico di base o al vostro nutrizionista di fiducia. Gli integratori alimentari vanno utilizzati solo se realmente necessari! E’ sempre bene valutare eventuali carenze nel nostro organismo, la compatibilità con le nostre patologie, la compatibilità e l’efficacia con il nostro stile di vita.

Gli sportivi devono assumere più integratori?
Occupandomi principalmente di alimentazione per sportivi a Palermo, mi capita spesso di suggerire degli integratori in relazione alle carenze e alle necessità sport-specifiche. Non tutti gli integratori vanno bene per tutti gli sport, a volte lo stesso integratore va assunto in tempi differenti in base allo sport praticato e all’obiettivo che si vuole raggiungere. In generale, fare sport a livello agonistico ci porta ad allenamenti intensi in condizioni spesso estreme e difficili anche a livello mentale. In questi casi, alcuni integratori, non sono solo consigliati ma fortemente necessari.

Se sei uno sportivo palermitano (o della provincia di Palermo) e vuoi essere seguito da me per quanto riguarda l’alimentazione e l’integrazione adatta al tuo sport e ai tuoi obiettivi non ti resta che contattarmi al numero 3402718279 per prenotare una visita nutrizionale.

Dimagrire o perdere peso? La bilancia!

Dimagrire o perdere peso? La bilancia!

A tutti sarà prima o poi capitato di fare i conti con la bilancia, di salire una o più volte al giorno per poter apprezzare i cambiamenti e sperare di vedere quel numero via via diminuire.. ma quanto è giusto tutto ciò? Ne parlerò in questo articolo!

C’è una grande differenza tra dimagrire e perdere peso, ma prima di addentrarci nella spiegazione è giusto parlare di come siamo fatti, di quali siano i nostri “compartimenti”. Il compartimento più conosciuto è senza dubbio la nostra massa grassa che può essere viscerale o sottocutanea. Il primo tipo è quello che si colloca nella zona addominale tra i vari organi interni ed è quello più pericoloso perché rilascia delle sostanze che favoriscono l’infiammazione e che vanno a inserirsi nel torrente circolatorio. Niente paura però: è quello che più facilmente ci abbandona in caso di dimagrimento! Il grasso sottocutaneo, invece, è quello che si pone al di sotto della cute, è meno pericoloso ma è quello che più difficilmente ci lascerà in caso di dimagrimento. Altro importante compartimento è la massa magra che comprende: la massa muscolare, i liquidi corporei e il nostro apparato scheletrico.

Dopo questa noiosa spiegazione possiamo finalmente parlare di dimagrimento e della nostra odiatissima bilancia!
Il termine dimagrimento indica la perdita della sola massa grassa, con la conservazione della massa magra.
Quando parliamo di perdita di peso ci riferiamo, invece, al peso che diminuisce, dopo successivi controlli sulla bilancia. Questa perdita di peso può significare aver perso muscoli, acqua o grasso.

La perdita di peso tramite valutazioni continue sulla bilancia non è quindi un buon modo per poter valutare il dimagrimento! Capita spesso che, a causa di diete sbagliate o di attività fisica inadeguata, non si abbia un effettivo dimagrimento (=perdita di massa grassa) ma una perdita di liquidi o di massa muscolare! La perdita di liquidi prende il nome di disidratazione e la perdita di massa muscolare viene indicata come deperimento.

Come si fa quindi a valutare il giusto dimagrimento? Se non siamo seguiti da un professionista, il modo più adatto è quello di valutare le circonferenze piuttosto che il peso. Questo perché il muscolo, a parità di volume, è molto più pesante del grasso! Magari sulla bilancia abbiamo perso pochissimo peso ma misurando le circonferenze ci possiamo accorgere di una perdita di grasso viscerale o sottocutaneo. Se, invece ci rivolgiamo a un professionista, esistono vari esami specifici che ci consentono di poter valutare in modo più preciso la perdita della nostra odiatissima massa grassa! Ad esempio? L’analisi Bioimpedenziometrica!

Se vuoi essere seguito passo dopo passo nel dimagrimento e valutare insieme i cambiamenti, non solo con la bilancia, prenota un appuntamento al 3402718279!

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Quali sono i migliori test per le intolleranze alimentari

Quali sono i migliori test per le intolleranze alimentari

Dopo i pasti ti senti gonfio? Non riesci a digerire bene? Hai problemi gastrointestinali? Sicuramente ti hanno detto che potrebbe trattarsi di un’allergia o un’intolleranza alimentare. Adesso vuoi verificare la possibile intolleranza tramite i test ma non sai bene quali scegliere? Continua a leggere e troverai il test giusto per te!

Come già precedentemente indicato in questo articolo, la maggior parte dei test che vengono proposti dai laboratori di analisi e dagli ospedali non sono validati scientificamente, ciò vuol dire che il risultato non è sicuro e spesso può essere totalmente errato! Vuoi rischiare di eliminare dalla tua alimentazione degli alimenti che non ti creano alcun fastidio?

Controlla la tua alimentazione! Spesso capita che i disturbi non siano legati a un’intolleranza o a un’allergia alimentare ma a un’alimentazione sbagliata, non equilibrata, a connubi alimentari errati, a metodi di cottura non adatti, a materie prime non di buona qualità!

Affidati ai test alimentari validi e sicuri!
I test attualmente validi per l’accertamento delle intolleranze sono quelli specifici per l’intolleranza al lattosio:
H2-Breath-test al lattosio per la ipolactasia e intolleranza al lattosio;
Test genetico LCT: polimorfismo -13910 T/C.

La celiachia non dovrebbe essere elencata tra le intolleranze alimentari perchè si tratta di un disturbo autoimmunitario, su individui geneticamente predisposti ma poiché viene spesso chiamata “intolleranza al glutine” possiamo segnalare i test adatti:
– Dosaggio delle IgA anti-Transglutaminasi Tissutali e delle IgA totali
– Dosaggio delle IgA anti-Endomisio e anti-Gliadina deamidata
Aplotipi HLA DQ2-DQ8

Ricorda bene!
Se il test controlla più alimenti contemporaneamente, non è tra quelli validi e sicuri, evita di spendere soldi, affidati a un nutrizionista e valuta di far controllare la tua alimentazione! Se sospetti un’intolleranza fai i test specifici per l’intolleranza al lattosio e al glutine, tutto il resto non ha risultati affidabili, lascia perdere!

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Fonte lista test attendibili: Dott. Mauro Amato – Biologo laboratorista

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