È il primo schema motorio che si esegue dopo aver “imparato” a stare in stazione eretta ed è per questo che è l’esercizio fisico più facile.
Di cosa stiamo parlando?
Della camminata.
È stato alla base della vita dell’uomo ed è divenuto la principale vittima del progresso. La “modernizzazione” della vita moderna ha confinato il camminare in un angolo, tanto che è ritenuto normale spostarsi in auto, anche per fare due metri…
Eppure, non ci si rende conto che camminare è un’attività alla portata di tutti e, soprattutto SALUTARE!
Camminare fa bene a tutti gli organi e apparati:
- riduce la pressione arteriosa e il rischio di malattie cardiovascolari;
- diminuisce l’incidenza dei tumori, con effetti ormai noti su cancro al seno o al colon;
- rinforza i muscoli e l’apparato osseo, contrastando l’osteoporosi;
- previene il diabete e, nei soggetti affetti, consente di ridurre la glicemia;
- favorisce il dimagrimento;
- ha un’azione positiva contro stress e ansia, grazie al rilascio di endorfine.
Ma quanto devo camminare e come?
Se iniziate da una condizione di assoluta sedentarietà è opportuno passeggiare ad un passo non troppo sostenuto (senza affanno) facendo un percorso consono alle vostre capacità fisiche, per almeno 30/45 minuti, tre volte a settimana; a poco a poco aumenterete la frequenza delle uscite e la velocità del passo, eseguendo una vera e propria camminata a passo svelto.
Optate per percorsi nel verde, in un parco o comunque in zone poco trafficate.
Praticare la camminata in un ambiente naturale vi darà un senso di pace e di benessere generale, amplificando gli effetti benefici. Essendo un’attività “lenta” sarete in grado di cogliere ogni particolare dell’ambiente che vi circonda e riscoprire ogni volta un mondo nuovo…
E proprio in questa società cosi frenetica, dai minuti contati, che la camminata trova ragione di “esistere”.
Buona camminata a tutti.